Come nasce una explosion box


Oggi ti voglio raccontare, senza svelare troppi segreti, come nasce una explosion box.

Come caso studio ho deciso di proporti quella che ho realizzato in collaborazione con Burabacio, quindi l’explosion box di Cappuccetto Rosso.

Ci sarà il racconto ma ci saranno soprattutto le immagini che parleranno più delle parole … o almeno spero 😉

Come nasce l’idea di una explosion box

Spesso le buone idee nascono per caso e in questo caso proprio da un caso fortuito che ha voluto che io e Sabrina ci incontrassimo in un assolato pomeriggio di giugno di qualche anno fa.

Qui oltre al caso c’era una mia voglia di creare una explosion box per bambini. Diverse persone me l’avevano chiesta ma sinceramente ho sempre cercato soluzioni alternative perché mi sembrava un oggetto fragile e delicato che poco si addiceva alle, per nulla delicate, manine dei bimbi. Ma l’incontro con Sabrina mi ha fatto scattare una molla e dopo un breve scambio di idee ecco che mi propone questi disegni di Cappuccetto Rosso, un tema che lei aveva già disegnato nelle sue borse stampate. Alcuni sarebbero stati già colorati, altri invece sarebbero stati stampati in bianco e nero per permettere ai bambini di colorarli a loro piacimento.

L’idea c’era … ora bisognava solo realizzarla ma …

Che carta usare?

La scelta della carta o delle carte è uno dei passi fondamentali nella realizzazione di una box per due motivi:

  • prima di tutto deve avere una buona grammatura per poter realizzare una explosion box resistente (in questo specifico caso resistente alle delicate mani dei bambini)
  • in secondo luogo deve essere coerente nella texture e nei colori con il progetto.

Quest’ultimo aspetto è molto importante perché esistono tantissime carte con diverse texture e ognuna di loro parla un linguaggio diverso che non è solo una mera questione estetica.

In questa occasione la scelta è stata semplice: da poco tempo avevo scoperto una linea di carta della Favini, la Crush. La Crush è una carta realizzata per il 15% con scarti della lavorazione alimentare. Vengono usati scarti di caffè, ciliegia, uva, kiwi, nocciole, mandorle, lavanda, olive e agrumi e si ottiene una carta ecologica con una texture particolare che io adoro (quella con i residui del caffè è la mia preferita perché toccandola sembra quasi di sentire la polvere del caffè).

Pensando a Burabacio e alla sua attenzione all’ambiente mi è subito sembrata la scelta giusta. Ora dovevo solo scegliere i colori.

I colori giusti

Cappuccetto Rosso mi ha subito rimandato al bosco e la scelta dei colori è stata quasi obbligata. Ho scelto la Crush Caffè, di un bel marrone scuro, la Crush Ciliegia, di un bel rosso intenso e la Crush Oliva, con un verde tenue che mi andava così a smorzare un po’ gli altri due colori molti scuri.

Per la stampa dei disegni invece ho scelto una carta martellata bianca, che in realtà non è proprio bianca candida tipo la neve ma quello che in un gergo poco tecnico viene chiamato ‘bianco sporco’.

Ho sottoposto il tutto al parere di Sabrina, che ho visto un po’ come una sorta di cliente a cui sottoporre il progetto per il consenso, e dopo aver avuto il suo Ok sono partita con la realizzazione.

Puoi capire da ciò che avere chiaro il tema su cui lavorare ti permette di scegliere a colpo sicuro la carta con cui realizzare il tuo progetto. Ecco perché quando ti rivolgi a me per farti realizzare una explosion box ti tempesto di domande per sapere cosa realizzare.

Come nasce una explosion box passo passo

Ora ti mostrerò una carrellata di fotografie dove vedrai pian piano nascere una explosion box. Non volendo questo essere un corso, ma un modo per farti vedere quanto lavoro c’è dietro ogni mia realizzazione, non entrerò nei dettagli ma ti mostrerò i passaggi principali sperando di riuscire a farti entrare un po’ nel mio mondo e a capire come nascono le explosion box.

Partiamo!

La prima parte della realizzazione della explosion box è fatta. Ora metto da parte queste decorazioni e mi dedico alla realizzazione della struttura della box, la parte più importante. Per poterti far vedere bene come taglio la struttura non ho usato la Crush Caffè ma un’altra carta chiara, così sarà più facile vedere i passaggi.

A questo punto la base è terminata e non ci resta che incollare le decorazioni.

Nella prima foto ti faccio vedere come vanno messe sulla base che ho fatto di prova, nella seconda immagine ti faccio vedere la box finita.

Ora non ci resta che fare il coperchio e l’explosion box sarà davvero terminata.

Per determinare la dimensione del coperchio parto dalla dimensione della box. Quindi 10 cm a cui aggiungo almeno 0,3 cm di gioco nella chiusura più i lati che scendono che possono variare di dimensione anche in base al gusto personale. In questo caso io ho deciso per 4 cm. Quindi in totale 10 + 0,3 + 4 + 4 = 18,3 cm che è il lato del quadrato da cui partire per costruire il coperchio.

A questo punto mettiamo il coperchio sulla scatola e il lavoro è terminato!

Vero che visto così sembra facile e veloce? Invece non lo è per nulla. Gli errori di taglio sono sempre in agguato e il tempo non è poi così poco perché credimi ci vogliono almeno due orette e mi riferisco al semplice assemblaggio. Il lavoro invece di progettazione ha tempi variabili a seconda del soggetto.

Ti è piaciuto realizzare con me questa explosion box? Vuoi provare anche tu?

Scrivimelo nei commenti oppure scrivimi direttamente, sono curiosa di sapere come ti sei trovata.

E se vuoi una explosion box personalizzata oppure proprio questa con i disegni di Burabacio non hai che da scrivermi ed io la realizzerò per te!


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